L’abbiamo annunciata appena insediati, ora è pronta e presto arriverà in Parlamento: è la legge che proteggerà i nostri mari e il nostro Paese dalla plastica monouso. E avremo alleati fortissimi: i pescatori!
Per la tutela del territorio e quindi la prevenzione del dissesto idrogeologico, abbiamo realizzato un vero e proprio piano Marshall, coinvolgendo e dando risorse pronte alle regioni, titolate a presentare i progetti esecutivi. Siamo al loro fianco, e al fianco di tutti i cittadini!
Fino al 10 agosto non esisteva una competenza specifica per questa economia FONDAMENTALE per il nostro futuro. Con il decreto sul riordino dei ministeri il Ministero dell’Ambiente può deliberare e legiferare in materia. Un grande risultato: si passa dalle chiacchiere sull’economia circolare ai fatti. E a gennaio arriva la norma sull’end of waste che le imprese dell’economia circolare stanno aspettando da tempo!
È la prima volta che accade dal 1986. Finalmente esperti e tecnici potranno aspirare a lavorare nella Casa dell’Ambiente con il primo concorso pubblico. Si inizia già nel 2019 con la prima tranche. Esperti e ambientalisti di tutta Italia, partecipate!
Più di 300 roghi tossici a siti di stoccaggio rifiuti in due anni. Una tragedia da Nord a Sud. Questi siti non erano mai stati censiti. L’abbiamo proposto e chiesto al ministero dell’Interno e adesso sono inseriti in una lista di siti sensibili e sono sorvegliati speciali con il coordinamento delle prefetture.
C’è chi l’ha banalizzata e ha scritto che “abbiamo tolto qualche bicchiere di plastica dal Ministero”. Ma #plasticfree è molto di più: è campagna attiva di sensibilizzazione di enti, istituzioni, parchi, associazioni, università, e dei cittadini. A tutti abbiamo chiesto di ridurre la produzione dei rifiuti a cominciare dalla plastica usa e getta. E… sì, abbiamo iniziato noi con il buon esempio: dal 4 ottobre il Ministero dell’Ambiente è diventato plasticfree. Il cambiamento parte da noi e dal nostro quotidiano.
Abbiamo impugnato leggi incostituzionali che prevedevano cattura e uccisione del lupo. Contemporaneamente abbiamo dato impulso al piano di conservazione e gestione del lupo in Italia che contiene 22 azioni di mitigazione e che andrà a breve in Conferenza Stato Regioni. Per una convivenza possibile e necessaria.
Una situazione illegittima da anni, ora sanata: abbiamo annullato le nomine e avviato una call pubblica. Sono arrivati 1200 curricula di super esperti! Un risultato incredibile. La Commissione Via Vas è importantissima! Decide sulle opere che impattano sui nostri territori e sulle nostre vite. Stessa procedura avviata per la commissione Aia. Avanti così!
In Sicilia, nella Valle del Mela, nel messinese, persisteva il progetto di trasformare la centrale elettrica di San Filippo in un inceneritore. Ebbene il no del Ministero dell’Ambiente è riecheggiato in tutta la Valle. Un no che i cittadini aspettavano da tempo. L’inceneritore non si farà.
Abbiamo portato il Governo in una Terra che si sentiva abbandonata e che subisce un’aggressione senza precedenti. Abbiamo firmato un piano di azione per la Terra dei Fuochi: più controlli, più presenza dello Stato più prevenzione, bonifiche e presidio sanitario attivo. Lo Stato c’è.
Il #Sistri è il sistema di tracciabilità dei rifiuti costato 141 milioni di euro, e che non ha mai funzionato neanche un giorno. Abbiamo detto basta. Il Sistri è cancellato dal primo gennaio e la nuova tracciabilità dei rifiuti sarà gestita direttamente dallo Stato.
I 27 lavoratori del call center collegati al Sistri rimasti senza lavoro sono una nostra priorità. Stiamo lavorando per una soluzione.
Vogliamo portare l’ambiente in tutte le scuole, a iniziare dai più piccoli. Per questo abbiamo dato il via insieme al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti al grande piano dell’educazione ambientale stanziando 1,3 milioni di euro. Lanciamo un appello a tutte le scuole: avanti con i progetti di educazione ambientale! Partecipate al bando del Ministero dell’Ambiente: il 10 maggio realizzeremo una grande festa dove potrete presentare i progetti realizzati!
Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta: nella manovra di Bilancio c’è una norma secondo noi molto importante per la strategia rifiuti zero. Un credito di imposta per le imprese che riducono gli imballaggi e producono con imballaggi zero. Un segnale tangibile, una rivoluzione culturale che muove i primi passi!
La sede del Ministero dell’Ambiente a Roma costava più di 6,5 milioni l’anno. Abbiamo detto basta! Avviato il procedimento che porterà il ministero in una sede demaniale… quindi gratuita! Questi sono i tagli che fanno bene all’Ambiente… e alle tasche degli italiani
È stato il regalo di fine anno al Paese. Abbiamo firmato per la costituzione di 92 nuove zone speciali di conservazione. Più protezione per i nostri territori, più tutela ambientale, dalla Puglia alla Basilicata al Molise all’Abruzzo. L’Italia deve diventare un Paese Parco. Rispondiamo con i fatti a una infrazione europea pendente da anni. E così risparmieremo altri soldi.
Ad maiora semper!