14 giugno 2019 – In campo ventuno equipaggi, per un totale di settanta unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, ai Carabinieri di Grumo Nevano e di Qualiano, alla Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano, alla Guardia di Finanza di Giugliano e di Frattamaggiore, al ROAN della Guardia di Finanza di Napoli, alla Polizia Metropolitana di Napoli, alle Polizie Locali di Napoli, Pozzuoli, Casandrino e Aversa.
Questi i numeri delle operazioni interforze di controllo straordinario del territorio dei comuni Napoli, Grumo Nevano, Qualiano, Casandrino e Pozzuoli, disposte dall’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella Regione Campania, in attuazione del Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti firmato il 19 novembre a Caserta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dai Ministri interessati e dal Presidente della Regione Campania.
Delle otto attività imprenditoriali e commerciali controllate, sei sono state sottoposte a sequestro. Identificate anche venti persone, delle quali cinque denunciate all’Autorità giudiziaria e quattro sanzionate amministrativamente e due lavoratori irregolari. Sequestrati diciannove veicoli, tra cui sedici imbarcazioni parcheggiate in cantiere nautico. Contestate sanzioni amministrative per circa ventunomila euro.
Obiettivi individuati anche grazie all’impiego dei droni da parte del Raggruppamento Campania dell’Esercito.
In particolare, nel comune di Quagliano è stato sequestrato un cantiere nautico abusivo nel quale operavano lavoratori irregolari. Il proprietario è stato deferito in stato di libertà.
A Grumo Nevano sono state sequestrate due attività di carrozzeria e deferito all’Autorità Giudiziaria i proprietari. Nello stesso comune è stato sanzionato il titolare di un calzaturificio per smaltimento illecito di rifiuti.
A Napoli e ad Aversa sono state sequestrate ulteriori due attività di carrozzeria, sanzionati amministrativamente i proprietari e sequestrati tre autoveicoli.
A Casandrino è stato sequestrato un calzaturificio e a Pozzuoli un’area di 600 mq adibita a parcheggio abusivo, mentre a Marcianise è stata individuata un’area dove vi erano depositate, con gravi pregiudizi ambientali, diverse parti di auto rubate utilizzate come ricambi.