Mare. Si celebra oggi in tutta Italia la seconda Giornata del Mare, istituita con la legge di riforma al Codice della Nautica da diporto e promossa presso gli Istituti di ogni ordine e grado che hanno aderito. Finalità della giornata, sviluppare la cultura del mare, inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.
Informazione, formazione, divertimento, approfondimento, rispetto e consapevolezza, sono le parole chiave.
L’insegnamento della cultura marinara viene realizzato tramite specifici progetti formativi con il Corpo delle Capitanerie di porto, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, la Lega Navale Italiana e la Federazione Italiana Vela, nonché attraverso gli Istituti tecnici-settore tecnologico, indirizzo trasporti e logistica.
“Il MARE unisce i popoli più che dividerli, e sempre più deve essere un ponte tra diverse culture per promuovere una cultura comune, condivisa, che è la cultura del MARE – ha detto il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – per questo proporrò alla Cop di Napoli l’istituzione di aree marine transnazionali, ne immagino una pionieristica tra Italia, Africa e partner europei”.
Marine Litter, a Porto Cesareo il primo centro per la plastica raccolta dai pescatori Otto mesi di eventi e la pubblicazione on line dei risultati del monitoraggio marino per raccontare ai cittadini lo stato del mare. Le iniziative fanno parte della Campagna #IoSonoMare, promossa dal Sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo, insieme al Presidente dell’ISPRA Stefano Laporta e al Direttore Generale della Direzione Protezione della Natura e del Mare del Ministero Maria Carmela Giarratano.
Plastica, via libera del Consiglio dei Ministri al Ddl ‘Salva Mare’ “La campagna #IoSonoMare nasce dalla volontà di raccontare ai cittadini lo stato del mare, ma soprattutto quanto lo Stato fa per il mare. È giusto e importante che i risultati delle indagini vengano condivisi e diventino patrimonio di tutta la collettività – ha dichiarato il sottosegretario Salvatore Micillo, con deleghe alla tutela del mare e all’educazione ambientale. I prossimi mesi saranno i mesi del mare, coinvolgeremo Università ed enti di ricerca e daremo evidenza a tutte le esperienze raccolte attraverso le attività di studio e controllo dei nostri mari.”
Il calendario di eventi inaugurato oggi, in occasione della Giornata del Mare e della Cultura Marina”, si concluderà il 2 dicembre a Napoli con la 21° Conferenza delle Parti della Convezione di Barcellona per la Protezione del Mar Mediterraneo dall’inquinamento.
Mare, sos pesci: non crescono perchè si nutrono di microplastica Il programma sarà pubblicato la prossima settimana sui siti del Ministero dell’Ambiente e di ISPRA.
Il 9 maggio a Genova all’interno di Slow Fish e a giugno a Napoli con un convegno, ISPRA illustrerà dati ed attività di ricerca in mare, quelle ad esempio legate alle emergenze da sversamento di inquinanti, ai controlli sulle piattaforme petrolifere, programmi di didattica e di scuola/lavoro.
Durante le giornate saranno presentati anche i risultati del Monitoraggio previsto dalla Strategia Marina effettuata in Italia.
“I risultati del monitoraggio della Strategia Marina effettuato in Italia – ha dichiarato Stefano Laporta, Presidente ISPRA e SNPA – mostrano un quadro non difforme da quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Poiché il mare non ha confini, il problema va quindi affrontato insieme a tutti gli Stati coinvolti. L’Istituto, insieme al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, è già operativo e siede nei tavoli tecnici internazionali, istituiti per trovare soluzioni che consentano di raggiungere obiettivi condivisi. Per usare una simbologia efficace, siamo tutti sulla stessa barca e occorre remare insieme per procedere in questo percorso”.
Animali, allarme ISPRA: “continua l’invasione delle specie aliene nelle acque italiane” “I dati ci consentono di avere chiare quali sono le criticità su cui intervenire con provvedimenti normativi e campagne di sensibilizzazione – ha aggiunto Micillo – per fare un esempio, il Ddl Salvamare, approvato pochi giorni fa in Consiglio dei Ministri, che permette ai pescatori di portare a riva la plastica raccolta con le reti durante le battute di pesca, o la #PlasticFreeChallenge lanciata dal Ministro Costa la scorsa estate, rispondono all’allarme dei rifiuti in mare, laddove sappiamo che il 95% dei rifiuti in mare aperto è plastica e parliamo di oltre 150 milioni di tonnellate”. La conferenza è stata anche occasione per presentare un premio, dedicato alla memoria del prof. Eugenio Fresi, per le più belle tesi di laurea elaborate sui dati acquisiti nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dal Ministero dell’Ambiente in attuazione della Direttiva Strategia Marina.
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